Libellus de successione pontificum Agrigenti

Codice pergamenaceo, cc. 23 numerate di mano del sec. XVII con traccia dell’antica numerazione romana, probabilmente compilato durante il governo del vescovo Raynaldo Acquaviva e datato dal Garufi tra il 1250 e il 1260.

Il volume è anonimo, scritto da 4 mani diverse, tra cui Garufi ha identificato quella di Guglielmo da Cosenza, notaio della cancelleria imperiale di Federico II.

 

Il titolo si riferisce alla cronachetta inseritavi.

Contiene diversi documenti, un inventario del tesoro della chiesa, un rollo di confini, il libellus de successione pontificum Agrigenti, una lista dei possedimenti della chiesa di Agrigento; notizie varie sulle chiese di Santa Maria di Refesio, San Michele di Prizzi.

 

  • Garufi C.A., L’archivio capitolare di Girgenti nel tempo normanno-svevo ed il cartulario del secolo XIII, in Archivio Storico Siciliano, 28 (1903), pp. 123-156.

Il Liber Privilegiorum di Santa Maria Nuova

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